La preparazione invernale nel calcio

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La preparazione invernale nel calcio

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La preparazione invernale non è molto semplice da programmare. Quando si programma una stagione bisogna tenere conto anche della pausa invernale. La preparazione estiva si programma a proprio piacimento, sia per quanto riguarda la durata in giorni e sia per quanto riguarda il numero di sedute di allenamento. Inoltre più o meno tutti gli atleti partono dallo stesso livello di forma fisica e non è un aspetto da poco.

La preparazione invernale invece ogni anno ha una durata diversa, soprattutto nei dilettanti. Ci sono anni con pausa lunga e altri anni con pausa breve se non per i giorni di festa. Ci sono stagioni dove l’ultima partita dell’anno si effettua intorno al 22 dicembre e la prima del nuovo anno è già il 6 gennaio. In questi casi si può davvero fare poco a livello di riposo e preparazione. Bisogna leggere le situazioni.

A mio modo di vedere una settimana di pausa totale e di inattività può fare solo bene ai giocatori, soprattutto a livello mentale. Soste più lunghe sono più semplici da gestire, e non è da escludere un periodo di riposo totale più lungo qualora la prima partita dell’anno nuovo sia più avanti (ad esempio fine gennaio/inizio febbraio) come accade nelle categorie inferiori.

Come lavorare nella pausa invernale. Diversi scenari

Innanzitutto partiamo dal presupposto che nel mese di dicembre non si è caricato più di tanto a livello fisico ma si è cercato di mantenere la condizione fisica dei calciatori. Avrebbe avuto infatti poco senso caricare ed appesantire i giocatori in vista di sole 2-3 partite. Possiamo dire quindi che non carichiamo dall’ultima settimana di novembre. Questo non significa che abbiamo passato dicembre a fare torelli e tattica, semplicemente abbiamo ridotto i carichi.

Ipotesi di pausa breve

Esempio: ultima partita il 22-23 dicembre, prima partita il 6-7 gennaio, come ci comportiamo? A mio modo di vedere come detto prima è importante staccare qualche giorno. Allenarsi il 23 e magari il 24 mattina lo escluderei, i ragazzi non saranno motivati e l’allenamento sarebbe una forzatura (non stiamo parlando di professionisti!). Se poi vogliamo fare giusto una sgambata, riscaldamento e partitella può essere gradito e accettato più volentieri dai calciatori.

Io darei riposo fino al 27 o 28, dopodichè le sedute non saranno tanto diverse dalla settimana tipo perchè non dobbiamo ripartire da zero (numero di sedute e riposi dipende da cosa decide il mister ovviamente). Riposo anche il 31 e 1 e poi si riprenderà in vista della gara di campionato.

Lavoriamo sulla forza o sulla resistenza? Oppure entrambe le cose? Dipende, soprattutto da come abbiamo impostato la stagione e dai giocatori, dipende di cosa hanno più bisogno e di cosa andremo a fare nelle settimane successive. Sarebbe inutile lavorare sulla forza 3 giorni quando magari durante la stagione lavoriamo prettamente su resistenza e resistenza alla velocità.

Per come la vedo io (lavoro prevalentemente su forza e velocità) la resistenza e i lavori aerobici possono essere utili in questi periodi di “pausa” ma non andrei a stravolgere la settimana tipo. Adotteremo quindi un richiamo della resistenza, magari con due sedute che prevedono le famose distanze, anche lineari in modo da allungare la falcata e lasciare la muscolatura “a riposo” senza grossi carichi di cambi di direzione come si fa per i calciatori “stanchi” (ogni tanto quando un calciatore è stanco è consigliato lavorare sulle distanze classiche 300-400-600m). Queste sono comunque solo ipotesi perchè come detto prima dipende da come si arriva a questa pausa.

I giocatori stanno tutti bene? Hanno bisogno di scaricare perchè sono cotti? C’è chi magari torna da un infortunio e ha bisogno di riprendere la condizione, chi magari ha tirato la carretta e ha giocato molto e ha bisogno di ulteriore riposo, insomma è tutto da vedere caso per caso. Per verificare le condizioni dei calciatori, l’ultima settimana prima della pausa andremo a fare i test! Da qui avremo una ulteriore idea su come procedere.

Chi sta bene ipoteticamente effettuerà due giorni di “resistenza” e un giorno di carico sulla forza. In caso di quarto giorno prevediamo magari uno scarico a livello fisico. Quindi ricapitoliamo brevemente (sono sempre ipotesi da prendere con le pinze): 27/12 allenamento resistenza, 28/12 allenamento forza, 29/12 scarico fisico, 30/12 allenamento resistenza. Dopodichè si riprenderà il 2/01 come da settimana tipo, tenendo sempre conto dei carichi e della condizione dei giocatori. Magari servirà un’altra settimana più improntata sulla resistenza, magari i giocatori sono affaticati e hanno bisogno di scaricare, come sempre è tutto soggettivo.

Ipotesi pausa lunga

Ultima partita il 15 dicembre e prossima partita il 26 gennaio come ci comportiamo? A mio modo di vedere ha davvero poco senso continuare ad allenarsi, senza stimoli e magari mettendo molte amichevoli nel mezzo con il rischio elevato di farsi male (cose purtroppo viste molte volte). E’ ovvio che 2-3 amichevoli serviranno (magari nelle ultime due settimane prima della partita di campionato) perchè un mese e mezzo di pausa è davvero tanto, ma ci andrei piano soprattutto nei giorni di festa. Ho visto amichevoli il 29 dicembre sul ghiaccio, eviterei.

Io lascerei 10-12 giorni di riposo totale e poi lascerei dei compiti da fare a casa per i prossimi 10-12 giorni, una piccola preparazione in modo da non stare troppo fermi e riattivare le gambe (è ovvio che devo avere molta fiducia nei miei atleti, altrimenti ci si allena al campo ma il senso resterà lo stesso, lavori di ripresa, non troppo intensi). Si riprenderà quindi con una sorta di nuova mini preparazione invernale, dove quindi partiremo con lavori più di resistenza per alzare man mano i ritmi e arrivare intorno al 20 gennaio con i ritmi alti e pronti per affrontare la settimana tipo.

Un altro caso può essere il seguente: cambio di allenatore verso fine novembre, mi accorgo che la squadra non è pronta fisicamente, come procedo? E’ molto difficile correggere il tiro a stagione iniziata ma una soluzione può essere quella di lavorare duramente e sacrificare di conseguenza qualche punto nelle ultime 2-3 partite di dicembre perchè i giocatori saranno belli carichi di lavoro e stanchi (se hanno cambiato allenatore non è che prima si facessero punti). Facciamo una sorta di preparazione a stagione in corso in modo da essere pronti per il dopo sosta. In questo caso sfrutterò la pausa invernale per mettermi in forma per il periodo caldo della stagione.

Questi ovviamente sono piccoli suggerimenti ma nessuno potrà dirvi cosa fare o non fare, perchè i calciatori li vedete voi quotidianamente e solo voi sapete cosa serve. La parola chiave è sempre soggettività, nel calcio, nella palestra, in tutto! Potete contattarmi per un programma mirato.

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Alex

Laganà

Nato il 4/2/1993, fin da piccolo pratico calcio, sport che pratico tutt'ora. Durante gli studi universitari lavoro in diversi centri sportivi e palestre, capendo che quello non è l'ambiente che fa per me. Una volta raggiunto il traguardo della laurea nel 2016 inizio così la mia attività di personal trainer e apro il mio studio a Volvera. Nel mio studio seguo i miei clienti in ogni allenamento. Nel mio tempo libero mi piace studiare e ho avuto modo di frequentare diversi corsi, che mi hanno permesso di specializzarmi nel personal training, nella preparazione atletica, nell'allenamento funzionale e nel recupero infortuni. Nel 2019 decido di aprire questo blog per trasmettere le mie conoscenze a tutti coloro che hanno voglia di imparare e desiderano migliorare il loro stile di vita.

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