La liquirizia
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La liquirizia è una pianta erbacea legnosa che può superare tranquillamente i 150cm di altezza. Esistono diverse varietà, le principali sono: uralensis, glandulifera, violacea ed echinata. Il suo impiego è molto antico, si dice che veniva usata già 5000 anni fa in Cina per curare la tosse ed i disturbi al fegato dovuti ad intossicazioni alimentari. Ad oggi cresce e viene prodotta un po’ ovunque in tutto il mondo.
La radice di liquirizia viene utilizzata come digestivo, come antinfiammatorio, diuretico. Le foglie invece vengono utilizzate per curare l’ulcera, per curare l’influenza e il raffreddore, e per curare la bronchite. La liquirizia ha la capacità di ridurre il testosterone, infatti viene utilizzata per curare l’ovaio policistico che è caratterizzato da livelli elevati di testosterone. Riduce i livelli di insulina e migliora la sensibilità insulinica, per questo motivo può essere utile in caso di diabete. E’ un antinfiammatorio utile in caso di influenza e dolori gastrointestinali, in quanto cura le bronchiti e le gastriti.
La liquirizia alza anche la pressione e può essere assunta al naturale masticando il bastoncino, oppure sotto forma di tisana.
Il dosaggio consigliato è di 5-10 grammi al giorno di radice polverizzata, che corrisponde a 200-400mg di glicirrizina, ovvero il principio attivo più importante della liquirizia. Un eccesso può causare pressione alta, riduzione dei livelli di potassio, debolezza e mal di testa. Da evitare in caso di gravidanza o allattamento, malattie renali e disturbi sessuali.