Calciatore che torna dopo uno stop

Un calciatore che torna dopo uno stop più o meno lungo è sempre difficile da gestire. Il preparatore deve essere bravo a capire quando inserire nel gruppo il calciatore e quando quest’ultimo è pronto per giocare la domenica.

Quando si torna da un infortunio la paura più grande è la ricaduta. Può capitare di assistere ad un infortunio identico al precedente oppure uno diverso ma correlato. Il significato è comunque lo stesso: il giocatore non era pronto per la competizione, e questa si è rivelata un carico troppo grosso.

Prima di far allenare l’atleta con il gruppo dobbiamo quindi valutare la condizione fisica con i test appositi. Se il ragazzo risulta idoneo possiamo integrarlo in gruppo e monitorarlo. Dobbiamo valutare se il carico di allenamento è ancora eccessivo e non dobbiamo portarlo ad un sovrallenamento. Possiamo anche inserirlo parzialmente in gruppo, proponendogli esercizi differenti nei primi periodi.

La condizione fisica si riprenderà piano piano a seconda dell’entità dell’infortunio. Se il calciatore torna dopo un grave infortunio ci vorranno dei mesi prima di rivedere delle belle prestazioni, se l’infortunio è stato di lieve entità l’atleta farà poca fatica a tornare ai massimi livelli. Pensiamo ad un infortunio grave come la rottura del crociato anteriore. Dopo le cure necessarie e le giuste terapie finalmente abbiamo il calciatore a disposizione. Che facciamo? Lo buttiamo subito nella mischia? Assolutamente no, dobbiamo gestire bene il ragazzo, soprattutto il primo anno gli infortuni muscolari sono dietro l’anno e dobbiamo mettere in preventivo che questo periodo sia turbolento. Invece se pensiamo ad un ritorno in campo dopo una contrattura muscolare, non ci sono pericoli o cali di prestazione, dobbiamo valutare bene il carico muscolare e gestire bene il calciatore.

Come mai in alcuni casi il calciatore va più forte degli altri al ritorno in campo?

Soprattutto in questo periodo di Covid capita che un calciatore sia costretto a restare fermo perchè trovato positivo al virus. Solitamente i calciatori essendo degli atleti e avendo ottimi anticorpi sono totalmente asintomatici e riescono ad allenarsi a casa (stiamo parlando di case con palestre e spazi ampi per giocare a calcio). Una volta tornati a disposizione, dopo circa 20 giorni di inattività questi calciatori sembra vadano più forte degli altri, perchè? Significa che non allenarsi è meglio che allenarsi?

Significa che l’atleta è riposato, e allenandosi è riuscito a mantenere un buon livello di forma fisica. Alla prima partita è normale che andrà più forte degli altri, soprattutto se stiamo parlando di un atleta minuto. Un atleta grosso muscolarmente farà più fatica. Ma questo è lo stesso discorso dei calciatori che entrano in condizione più rapidamente nella fase di preparazione estiva. Il calciatore piccolo entrerà subito in condizione, quello grosso e muscoloso ci metterà più tempo.

Tornando a noi, alla prima partita andrà più forte perchè è semplicemente più riposato. Provate a fare una partita in estate dopo settimane di inattività, vi sentirete più in forma, il problema è che dopo mezz’ora siete cotti. Lo stesso avviene per i calciatori professionisti, solo che loro allenandosi riescono a tenere il ritmo per 90 minuti.

Il problema viene poi le partite successive e gli allenamenti successivi. Il calciatore avrà più problemi a smaltire le fatiche della gara. Qui devono essere quindi bravi i preparatori a gestire il calciatore negli allenamenti, prevedendo sedute di scarico e carico in modo da recuperare al 100% il calciatore. Senza un buon programma personalizzato nel giro di 2-3 partite l’atleta avrà un calo brusco nelle prestazioni.