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Il legamento crociato anteriore (LCA) è importante per la stabilità del ginocchio. Serve ad evitare la traslazione in avanti della tibia sul femore.
La lesione del legamento crociato anteriore è molto frequente negli sport da contatto e nello sci. La rottura parziale o totale del crociato anteriore comporta instabilità del ginocchio con cedimenti improvvisi. Si avranno grossi problemi nei salti, nell’atterraggio al suolo, nei cambi di direzione e nelle frenate.
In alcuni casi, come nel caso delle lesioni parziali, soprattutto chi ha una buona massa muscolare, si riesce addirittura a continuare con l’attività fisica (pur con limitazioni che non permettono di dare il 100%). Il problema però è che la biomeccanica del ginocchio viene alterata e si va incontro ad artrosi precoce, lesioni ai legamenti collaterali e usura di menischi e cartilagini.
Purtroppo il crociato anteriore non guarisce da solo in quanto non è vascolarizzato ed è necessario ricorrere all’operazione chirurgica se si vuole continuare con il proprio sport di appartenenza. È importante prepararsi bene all’operazione chirurgica recuperando la mobilità e rinforzando la muscolatura, cercando di mettere più massa muscolare possibile. Il muscolo ha una grande memoria e questo faciliterà il processo di riabilitazione, arrivare all’operazione con una buona gamba permetterà di recuperare la mobilità e la forza più facilmente.
Per prepararsi all’operazione (e anche dopo) si devono preferire gli esercizi a catena cinetica chiusa evitando i balzi (piede appoggiato al suolo come squat e stacchi), ricordiamoci di avere un ginocchio infortunato ed esercizi a catena cinetica aperta come leg extension e leg curl potrebbero causare dolore all’articolazione. Gli esercizi a catena cinetica aperta da 30 a 0 gradi sollecitano notevolmente il legamento crociato anteriore.
Gli allenamenti pre operazione devono seguire le linee guida dell’allenamento dell’ipertrofia, con qualche richiamo di forza negli atleti esperti (da valutare caso per caso).
Superato il giorno dell’operazione si inizia subito con la riabilitazione, seguiti da un fisioterapista. È importante non improvvisarsi perché si rischiano danni permanenti. Anche una volta passato il periodo di riabilitazione iniziale con il fisioterapista si deve collaborare continuamente con ortopedico e fisioterapista. Si lavora step dopo step, ci si pone degli obiettivi e si passa alla fase successiva, ricordiamoci che comunque è tutto soggettivo.
Percorso post operazione legamento crociato anteriore
Il percorso post operatorio e la riabilitazione dipende da caso a caso. Sarà l’ortopedico a dare le prime indicazioni. Dipenderà molto anche dalla salute del menisco e dei collaterali che possono aver subito qualche lesione nell’infortunio e quindi magari possono essere stati riparati dal chirurgo. Capita spesso che oltre al crociato ci sia anche il menisco da suturare o da asportare, e in questo caso ci vorrà un primo periodo di immobilizzazione. Non andiamo troppo sul medico, quello che sappiamo è che dobbiamo seguire le direttive dell’ortopedico.
Vi riporto un esempio di percorso post crociato anteriore senza altre strutture chiamate in causa:
Dal primo giorno post operazione al quinto giorno il fisioterapista farà lavorare il paziente in questo modo: mobilizzazione passiva da 0 a 70 gradi ed eventualmente massaggi per facilitare il drenaggio. Si carica parzialmente sull’arto operato dato l’utilizzo delle stampelle. L’utilizzo di un elettrostimolatore a bassa frequenza può essere di aiuto. Ghiaccio e antidolorifici possono aiutare.
Dal sesto al quindicesimo giorno si prosegue con l’utilizzo delle stampelle, il fisioterapista cercherà di aumentare la mobilità con manovre passive. Si inizia il lavoro muscolare con contrazioni isometriche e leggere sedie a muro, senza scendere oltre i 70-90 gradi. Viene ricercata anche l’estensione completa dell’arto. Ricordiamoci che è fondamentale recuperare prima la mobilità altrimenti si rischiano problemi perenni.
Dal sedicesimo giorno, fino al cinquantesimo giorno si cercherà di migliorare nella sedia a muro, nella mobilità dell’arto e si inizia con la cyclette. Le stampelle si abbandonano gradualmente e si continua con ghiaccio per ridurre il gonfiore. Si inseriscono anche esercizi con le tavolette propriocettive e leggeri Squat a corpo libero. Lo stretching potrà essere fatto in maniera un po’ più autonoma e intensa (sempre sotto consiglio del fisioterapista)
Se tutto va secondo i piani, per i prossimi 10-15 giorni (si arriva dunque al giorno 60-65) si può iniziare con delle camminate sul tapis roulant, prima in piano e poi con pendenza. Si comincerà con esercizi monopodalici come lo step o gli squat con una gamba e con la leg curl (esercizio a catena cinetica aperta per i flessori).
Da qui fino al giorno 120 si lavorerà anche sulla corsa e sui salti, sugli sprint leggeri e sui cambi di direzione (ovviamente graduale e non massimale).
Sono passati 4 mesi e il paziente starà molto meglio, ma ancora non guarito, sono necessari ancora due mesi di rinforzo e lavori di mobilità (da non abbandonare mai). In questi due mesi si aggiungerà la leg extension, gli scivolamenti laterali e gli esercizi specifici per la disciplina del paziente. Sarà il fisioterapista insieme all’ortopedico a decidere quando sarà il momento di affidarsi ad un Personal trainer per il rinforzo muscolare (chi abbandona la fisioterapia dopo 3 mesi, chi dopo 5,è soggettivo).
Il legamento crociato anteriore non è comunque guarito, anche se si riesce a fare tutto. La guarigione reale al 100% necessita di 18 mesi! Pertanto bisogna prestare molta attenzione soprattutto nei primi 6 mesi dal ritorno all’attività sportiva (un anno dall’operazione). Si deve continuare con il rinforzo in palestra e con gli esercizi di mobilità articolare ed elasticità muscolare.
NON RIPORTERO’ UN ESEMPIO DI SCHEDA RIABILITATIVA IN QUANTO NON VOGLIO CHE PASSI IL MESSAGGIO CHE SI POSSA FARE FAI DA TE. E’ ESTREMAMENTE IMPORTANTE AFFIDARSI PRIMA AD UN FISIOTERAPISTA E POI AD UN PERSONAL TRAINER (CHE SEGUIRA’ I CONSIGLI DEL FISIOTERAPISTA) PER IL RINFORZO.