Quanto conta la genetica?
Share this:
Sentiamo spesso dire che un soggetto è magro di genetica, oppure che un soggetto tende a diventare muscoloso già di suo. “Eh ma tu sei fortunato”, “tu non ingrassi, io appena tocco un carboidrato” e possiamo andare avanti all’infinito. Cosa c’è di vero? E’ possibile che siamo così diversi l’uno dall’altro?
Certamente ognuno di noi è diverso, cerchiamo però di analizzare ogni situazione. La genetica ovviamente conta, c’è chi mette massa muscolare facilmente, chi deve faticare un po’ di più, c’è chi fatica ad ingrassare, chi invece tende a mettere kg in eccesso facilmente. Dobbiamo capire che quel “facilmente” o “difficilmente” significa molto. Tra un soggetto in sovrappeso e un soggetto normopeso non può essere questione solo di geni! Possiamo fare un discorso di genetica su soggetti simili, con lievi differenze, ma non deve essere una scusa per chi è in sovrappeso oppure per chi non lavora bene in palestra e non ha massa muscolare.
Mi è capitato molte volte di avere clienti che al primo allenamento mi hanno detto di essere in sovrappeso per genetica. Che loro si impegnavano molto, che mangiavano bene ma non riuscivano ad essere in forma come avrebbero voluto. Dopo un anno di allenamenti seri e con una educazione alimentare, magicamente i geni erano cambiati. Ovviamente non è cambiata la genetica, semplicemente la genetica non c’azzeccava nulla! La mancanza di risultati era dovuta ad una dieta scorretta e ad allenamenti poco intensi.
Mi è capitata la stessa cosa con ragazzi che non riuscivano ad aumentare di massa muscolare, si consideravano “secchi per genetica”. La verità era che non si allenavano bene, bassa intensità, bassa densità, poco impegno. Anche qui andando avanti con le sedute i risultati sono arrivati.
Ci sono soggetti che arrivano ai risultati voluti in 5 mesi e soggetti che ci arrivano in 2 anni. La differenza di genetica sta tutta lì!
Non stiamo certamente parlando di professionisti, in questo caso è fondamentale la genetica anche per come si sviluppa il muscolo esteticamente, le proporzioni e il volume. Stiamo parlando di persone “normali” che vogliono un fisico atletico, e questo tutti possono averlo, con impegno e costanza. Nei professionisti, anche per gli atleti di sport di squadra la genetica conta eccome.
Le kcal contano anche qua, conta il movimento perché crea un taglio calorico. Osservando le persone in sovrappeso ci accorgiamo che sono solitamente pigre. Si muovono e si allenano poco, anche quando sono seduti si muovono poco (provate ad osservare, i soggetti magri “per genetica” si muovono molto, gesticolano, sono sempre in movimento anche quando sono seduti, i soggetti in sovrappeso vivono a risparmio energetico perenne). Magari vanno a buttare la spazzatura in macchina, escono sempre in macchina, insomma il grasso in eccesso non è dovuto alla genetica ma alla pigrizia e all’alimentazione scorretta.
Insomma la genetica esiste, conta ma fino ad un certo punto. I risultati si possono ottenere! C’è chi li ottiene prima chi dopo, e chi dice che non ha risultati per colpa della genetica è semplicemente un perdente.
La genetica nello sport
La genetica è importante per un professionista, alcuni atleti sono davvero dei talenti nati. Quando parliamo di amatoriali che si affacciano al mondo del fitness per migliorare il proprio fisico però, questa genetica incide di meno. Tutti possiamo raggiungere buoni risultati, ognuno con i suoi tempi.
Tornando ai professionisti la genetica conta eccome! Si dice che incida a livello prestativo di circa il 20-25 %. E’ sbagliatissimo pensare che tutti possano fare tutto e che siamo tutti uguali. Ognuno di noi ha dei livelli ormonali diversi, una corporatura diversa (endomorfo, mesomorfo, ectomorfo, lo abbiamo visto parlando di valutazione posturale). Non possiamo pensare di diventare dei cestisti se siamo alti 1,65, non possiamo pensare di diventare dei velocisti se siamo bassi e tozzi. Con certe caratteristiche fisiche si nasce, poi oltre all’aspetto fisico estetico negli sport contano le caratteristiche muscolari, ormonali e metaboliche.
Nel nostro piccolo possiamo notare come ci sono ragazzi che rispondono meglio alle alte ripetizioni piuttosto che alla forza. Oppure a livello di corsa possiamo notare che ci sono ragazzi più resistenti di altri nonostante abbiano lo stesso livello di allenamento. Sui social girano video di ragazzini dotati di velocità pazzesche, quella è sicuramente genetica. è talento che andrà coltivato e sfruttato con cura. Con il talento si nasce, con il duro lavoro si sfrutta questo talento e si diventa campioni.
La genetica conta, non è un caso se alcuni popoli poveri, dove magari le gente deve percorrere molti km al giorno hanno caratteristiche atletiche importanti, mentre popoli ricchi e agiati no. Prendiamo un ragazzino etiope e un ragazzino italiano, secondo voi chi sarà più portato alla corsa? Abitudine e sangue, probabilmente i genitori del ragazzino etiope percorrevano molti km, i nonni idem. Noi in Italia possiamo dire che non stiamo preparando le generazioni future all’atletica.
Riassumendo, per diventare dei campioni bisogna nascere con certe caratteristiche e con un certo talento. Questo talento va poi lavorato, bisogna allenarsi e curare ogni minimo dettaglio. Ma per migliorare ed avere un buon fisico la genetica è solo una scusa! Ho trovato un video interessante a riguardo (magari con il video il concetto arriva più facilmente). VIDEO