L’angelica
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L’angelica è un’erba Umbellifera nota come rimedio contro l’affaticamento e lo stress. La leggenda narra che sia stato l’arcangelo Raffaele a far scoprire gli effetti benefici di questa pianta agli umani. In Italia è diventata rara allo stato spontaneo ma è coltivata negli orti. Cresce nelle zone riparate dal vento, soleggiate e rinfrescate da ruscelli, infatti quelle poche piante che crescono spontaneamente le troviamo sulle Alpi e sugli Appennini.
L’angelica ha un sapore amaro-dolciastro che la rende ottima come aromatica e come tocco finale per i dolci. Le foglie vengono raccolte tra maggio e giugno, il fusto e i semi in giugno-luglio e la radice in autunno.
L’angelica viene utilizzata per donare elasticità alle arterie, ed è pertanto indicata per le persone anziane. Ha proprietà antinfiammatorie, diuretiche, inoltre combatte muco, tosse, dolori gastrici dovuti al gonfiore di stomaco. Inoltre questa erba viene utilizzata anche per combattere i dolori mestruali e vaginali post-partum. Utile anche contro l’anemia. Il brodo di pollo con radici di angelica è un rimedio molto popolare in Cina per il dopo parto.
Il dosaggio consigliato è di 1-3 grammi al giorno. Un cucchiaino in infuso dovrebbe favorire la digestione, combattere i dolori mestruali, combattere la tosse e i problemi gastro-intestinali. Si consiglia di far bollire 250 ml d’acqua e di lasciare in infusione un cucchiaino di raso di radice per 10 minuti e poi bere.
Gli effetti collaterali possono esserci a causa delle furanocumarine fotosensibilizzanti presenti nella pianta, che possono provocare l’insorgenza di infiammazioni cutanee ed eritemi solari. Per questo motivo si sconsiglia l’esposizione ai raggi solari e ai raggi UV durante il trattamento con questa pianta. E’ controindicato il suo utilizzo in caso di gravidanza e allattamento. Alcune sostanze della pianta possono essere cancerogene pertanto, come tutto, è bene non cadere in un eccesso!