L’aneto
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L’aneto è una pianta spontanea originaria della regione mediterranea e dell’Asia centrale. Appartiene alla famiglia delle Umbellifere. La tradizione popolare lo chiama anche “finocchio bastardo” in quanto assomiglia al finocchio. L’odore è pungente, una via di mezzo tra anice e prezzemolo. Questa pianta predilige i terreni aridi e soleggiati.
I fiori formano un’ombrella composta da tanti piccoli fiorellini giallastri, fiorisce in estate e il suo nettare è molto ricercato dalle api. I semi da cui si estrae un olio essenziale, si raccolgono a fioritura già avvenuta ovvero tra settembre ed ottobre. Questi semi hanno proprietà aromatiche, digestive, rinfrescanti e antisettiche.
L’infuso viene utilizzato per curare i disturbi digestivi, precisamente per il meteorismo e per le coliche nei bambini piccoli. Placa il singhiozzo e contrasta la formazione di aria nello stomaco, diminuendo il gonfiore addominale.
Può essere consumato come condimento o come infuso. Il dosaggio consigliato è di 1-3 grammi di semi al giorno, oppure si può preparare una tisana di aneto lasciando in infusione 5 grammi di semi per 15-20 minuti in 200ml di acqua. E’ sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento. Non presenta grandi controindicazioni ma come tutto bisogna evitarne l’eccesso.
Una ricetta antica per curare il gonfiore addominale prevede un decotto con 30 grammi di semi di aneto, 35 grammi di semi di anice verde, 35 grammi di finocchio. Miscelare tutte queste piante e mettere un cucchiaio in un recipiente con 150 ml d’acqua calda. Lasciar bollire per 5 minuti e lasciare in infusione per altri 10 minuti. Filtrare e bere prima di andare a dormire, una tazza al giorno.