La vitamina K
Share this:
La vitamina K, o naftochinone, è una vitamina liposolubile, che viene accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità, attraverso i cibi. Il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario. Ha un ruolo importante nel processo di coagulazione del sangue e favorisce la mineralizzazione delle ossa.
In quali alimenti è presente la vitamina K?
La vitamina K, si trova in alimenti di origine vegetale come pomodori, spinaci, cavoli, cime di rapa, ma è presente anche nel fegato. E’ prodotta anche dal nostro intestino. Il fabbisogno giornaliero negli adulti è di circa 140 microgrammi al giorno, quantità che è soddisfatta da una dieta normale. Una sua carenza nell’organismo umano provoca emorragie. E’ difficile avere una carenza di questa vitamina. L’eccesso può provocare vomito, diarrea e dolori al petto.
La vitamina k si divide in:
K1 (fillochinone): di origine vegetale, la più presente nelle diete, che interviene nei processi di coagulazione del sangue.
K2 (menachinone): di origine batterica, favorisce l’assorbimento della microflora intestinale ed è fondamentale per il benessere delle ossa.
K3 (Menadione idrosolubile): di origine sintetica e inserita in farmaci cui è affidato il compito di regolare i processi di coagulazione del sangue.
ALIMENTI RICCHI DI VITAMINA K
| ALIMENTO | microgrammi/100g |
| The verde | 1428 |
| Prezzemolo | 540 |
| Cipolle | 207 |
| Lattuga | 160 |
| Spinaci | 108 |
| Pistacchi | 70 |
| Olio d’oliva | 50 |
| Burro | 50 |
| Cavolfiori | 33 |
| Uova | 25 |
| Kiwi | 25 |
| Pomodori | 18 |
| Fagioli | 14 |
| Fragole | 12 |
| Asparagi | 11 |
| Carote | 10 |
| Tonno | 10 |
Dai un’occhiata anche all’articolo “i micronutrienti“
Fonte: Humanitas.it
