La salvia
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La salvia, chiamata anche erba sacra, l’origine del nome deriva dal latino “salus” che significa salute, in riconoscimento delle proprietà curative di questa pianta Labiata (della famiglia delle labiate). La salvia è interessante per via dell’aroma, la tessitura delle foglie e il colore dei fiori.
Le foglie vellutate vengono utilizzate per insaporire le pietanze, si raccolgono da aprile a luglio, si presentano di colore verde olivastro. Le sommità fiorite si notano tra maggio ed agosto, hanno un colore blu-violaceo. Questa pianta stimola le funzioni intestinali e stimola l’apparato respiratorio grazie al suo effetto balsamico. Viene utilizzata per le irritazioni gengivali, in questi casi si fanno lavaggi, sciacqui e gargarismi. Per le problematiche gengivali e per l’alitosi si mettono 40 foglie in un litro d’acqua.
E’ un potente cicatrizzante su ferite e piaghe difficili da rimarginare, l’olio essenziale però non va ingerito ma va applicato esternamente.
Per combattere il catarro e i problemi intestinali si consigliano 10 grammi di foglie in un litro d’acqua e bere una tazzina al giorno con un cucchiaino di miele e limone.