La carnitina

La carnitina (o L-carnitina) è un aminoacido sintetizzato naturalmente dal nostro corpo a livello epatico e renale, attraverso l’interazione della vitamina C. Il suo compito principale è quello di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri, dove vengono convertiti in energia. Per questo motivo molte persone assumono questo integratore erroneamente come “brucia grassi” ma sappiamo benissimo che non è così semplice il dimagrimento. La carnitina è un antagonista dell’ormone tiroideo. Uno studio ha dimostrato che l’integrazione con L-carnitina ad alte dosi (2-4g al giorno) garantisce un trattamento efficace in chi soffre di ipertiroidismo. Da evitare quindi in caso di ipotiroidismo.

1 grammo al giorno, divisi in due somministrazioni da 500mg può essere un dosaggio utile.

L’Acetil-carnitina presenta gli stessi effetti della L-carnitina ma con un assorbimento più efficiente. L’Acetil-carnitina attraversa più facilmente la barriera emato-encefalica ed è stato scoperto che chi soffre di depressione ne è carente. Un suo supplemento può essere quindi utile per migliorare i sintomi della depressione ma anche per aiutare a curare neuropatie degenerative e migliorare le funzioni cognitive. Importante l’assunzione con vitamina C dunque.

Attraverso le sue azioni “anti-stress” la carnitina, e meglio ancora l’Acetil-carnitina può migliorare la fertilità femminile attraverso la riduzione dello stress cellulare. Sono stati effettuati degli studi su persone colpite da ictus e il risultato è che un’integrazione di Acetil-carnitina consente un recupero più rapido. Si è notato un incremento del buon umore, con maggiore vitalità e capacità di gestire lo stress e un miglioramento dei sintomi depressivi come abbiamo già riportato in precedenza.

Integratore utile per gli sportivi

-Incremento diretto dell’attività degli enzimi che partecipano alla respirazione cellulare.

-Riduzione del dolore muscolare indotto dall’esercizio fisico.

-Incremento dell’efficienza metabolica (miglior utilizzo delle molecole ad alta energia).

-Riduzione dell’incremento della FC (Frequenza Cardiaca) massimale.

– Incremento della resistenza fisica e mentale agli sforzi prolungati.

-Diminuzione della formazione di radicali liberi da esercizio fisico.

-Incremento dell’ossidazione dei grassi durante l’esercizio.

-Incremento dell’efficienza sull’ossidazione degli zuccheri.

-Diminuzione del rapporto lattato/piruvato con incremento della disponibilità energetica a livello cellulare.

In condizioni di stress protratto come anche nel sovrallenamento si abbassano testosterone e GH e cresce invece il cortisolo. La carnitina può essere un intervento corretto per attenuare l’abbassamento del Testosterone. Stimola la dopamina la cui secrezione è legata a quella del testosterone. Gli studi però sono ancora approssimativi, integrare con carnitina possiamo dire che è come se stessimo facendo un esperimento su noi stessi.