Il tiglio
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Il tiglio nell’antichità era un albero sacro. Il nome di questa pianta deriva dalla sua caratteristica di avere delle brattee membranose lateralmente l’infiorescenza. “Ptilon” in greco significa ala. Il tiglio vegeta nelle zone fresche e ombreggianti. Ci sono diversi tipi di tiglio, è un albero di notevoli dimensioni, dall’apparato radicale espanso e profondo. Ha un tronco robusto, chioma larga, ramosa e tondeggiante. La foglia appare cuoriforme con margini distanti che si riuniscono bruscamente alla fine a formare una punta aguzza.
Il decotto di corteccia dei rami giovani, raccolti in primavera, ha proprietà astringenti, è utilizzato come clistere per la cura di diarrea e infezioni intestinali. L’infuso e lo sciroppo dei fiori, raccolti in giugno-luglio e fatti essiccare all’ombra, vantano proprietà anticatarrali, emollienti, mentre il decotto serve per gargarismi curativi di stomatiti, faringiti.
I fiori si usano come sedativo, anti ansia, per prendere sonno, per migliorare l’umore e per curare l’emicrania.
Si consiglia di immergere 50 grammi di fiori e corteccia in un litro d’acqua bollente, filtrare e fare sciacqui e gargarismi.