L’Ashwagandha
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L’Ashwagandha o anche noto come ginseng indiano è una radice di origine indiana. La pianta è molto simile ai pomodori, è un arbusto legnoso e può diventare alta anche 2 metri. La radice è la parte della pianta che viene usata di più.
Svolge un’azione positiva sul rilassamento dell’organismo contribuendo al benessere fisico e mentale. L’ashwagandha migliora la concentrazione, calma l’organismo, contrasta l’invecchiamento, allevia l’ansia e migliora la qualità del sonno. Modula la produzione di cortisolo in soggetti cronicamente stressati. E’ un antiossidante e un afrodisiaco naturale, migliora così le prestazioni sessuali rivelandosi capace di contrastare l’impotenza maschile e la fertilità. Le donne incinte dovrebbero evitare l’ashwagandha perché potrebbe causare danni al feto o portare ad un parto prematuro. L’ashwagandha migliora anche le disfunzioni ormonali, le disfunzioni glicemiche e della tiroide.
I guaritori indù utilizzano questa pianta un po’ per tutto. Secondo i guaritori indù, l’ashwagandha serve a rinforzare l’intelletto e la memoria, a rilassare l’organismo, a rendere i muscoli forti.
Tutti i benefici che abbiamo elencato sono riconducibili al suo effetto di modulazione del cortisolo. Il cortisolo in eccesso non permette di riposare bene, rende nervosi, ansiosi e depressi. Un ripristino dei normali valori di cortisolo si traduce in un aumento di testosterone con un aumento della libido negli uomini. Nella donna invece riportando il cortisolo a valori normali si ripristina anche il corretto equilibrio tra estrogeni e progesterone. Oltre alla modulazione del cortisolo l’ashwagandha migliora la sensibilità dei recettori a cui si lega la serotonina (ormone della felicità).
L’ashwagandha inoltre migliora lo stato metabolico. Aumenta la sensibilità insulinica, diminuisce gli zuccheri, il colesterolo e i trigliceridi nel sangue.
Merito delle sue capacità derivano dalla withaferina A e dal withanoside VI, anche se il meccanismo è ancora da approfondire. Il meccanismo è ancora da scoprire bene ma la pratica è chiara, ci sono diversi studi effettuati su questa pianta e tutti confermano la sua reale efficacia. Uno studio riporta una diminuzione dell’80% dei sintomi della depressione dopo 2 mesi di assunzione di ashwagandha.
Il dosaggio ottimale va dai 300mg ai 500mg al giorno. E’ consigliabile assumere questo integratore al mattino a colazione, quando i livelli di cortisolo sono più alti, anche perchè la sera potrebbe rovinare il sonno.